Spesso si tratta di magliette da calcio di un periodo di successo della squadra di calcio o del paese in cui è stata indossata la maglia. E proprio nell’ultima di queste 11 gare, a testimonianza del non tranquillo periodo che stava attraversando, salì agli onori delle cronache per aver lanciato il cappello di un fan che lo scherniva fuori dal TCF Bank Stadium. All’8ª giornata i clivensi si ritrovano quarti in classifica alle spalle di formazioni ben più blansonate come Juventus e Milan; è proprio contro i rossoneri che al Bentegodi i veneti si giocano la seconda posizione in classifica nello scontro terminato 1-3 in favore della squadra di Montella. Anche questa volta l’allenatore bresciano conduce i clivensi alla salvezza, conquistata alla penultima giornata sul campo del Cagliari grazie ad una rete di Dainelli ed alcuni interventi miracolosi del portiere Agazzi arrivato a gennaio proprio dalla squadra sarda. La stagione successiva vede nuovamente il Chievo partire bene in campionato con la vittoria casalinga per 2-0 contro l’Inter grazie a una doppietta di Birsa. Il girone di ritorno offre numerose soddisfazioni al Chievo: la striscia positiva di 20 risultati utili consecutivi, tra cui un pareggio al Bentegodi con il Lecce per 3-3, la vittoria in trasferta per 2-0 con l’AlbinoLeffe, il pareggio al Bentegodi per 1-1 con il Bologna, la vittoria per 3-0 con il Brescia, il pareggio per 1-1 con il Pisa e la larga vittoria per 5-0 in casa con lo Spezia (record stagionale), proiettano la squadra verso il primo posto in classifica, conquistato dalla 33ª giornata.
Così il Chievo viene ammesso al primo turno della Coppa UEFA. Il 30 gennaio 2011, con la vittoria per 3-0 sul Brescia, il Chievo festeggia la 100ª vittoria in serie A, rievocando alla memoria le parole pronunciate da Luigi Delneri il giorno della prima vittoria nel massimo campionato italiano avvenuta nell’agosto del 2001. L’andamento dei clivensi prosegue a metà classifica, raccogliendo risultati importanti come la doppia vittoria con il Napoli, i due pareggi con la Juventus e il punto con la Roma. Per la stagione 2012-13 in panchina viene riconfermato Di Carlo, ma dopo 5 sconfitte consecutive ottenute dalla seconda alla sesta giornata, il 2 ottobre l’allenatore viene esonerato e sostituito con l’ex centrocampista gialloblù Eugenio Corini, che conduce i clivensi alla salvezza con il 12º posto finale ed alcuni risultati importanti, tra cui la prima vittoria casalinga contro la Roma, grazie alla rete di Sergio Pellissier, due vittorie all’Olimpico di Roma contro la Lazio e la stessa Roma (partita che vale la matematica salvezza) e una vittoria per 2-0 in casa contro il Napoli. Con quest’ultimo la squadra inizia ad ottenere risultati migliori, fino all’ottenimento del 16º posto finale e la salvezza con un turno di anticipo grazie al pareggio in casa con il Bologna della penultima giornata.
All’ultima giornata il Chievo batte l’Inter in casa per 2-1 grazie ad una doppietta di Obinna, tornato in riva all’Adige dopo 5 stagioni in giro per l’Europa; così la compagini gialloblu chiude con il 16º posto finale. I primi avversari in Coppa UEFA sono i portoghesi dello Sporting Braga: nella partita di andata, disputatasi in Portogallo, il Chievo perde per 2-0, e al ritorno, col Bentegodi nuovamente molto affollato, i padroni di casa recuperano il «gap» terminando i 90′ regolamentari in vantaggio per 2-0 (reti di Tiribocchi e Godeas, quest’ultimo al primo centro in maglia gialloblù), ma un gol degli ospiti durante i tempi supplementari sancisce l’eliminazione del Chievo anche da questa competizione europea. Il grado di urbanizzazione – inteso come percentuale di popolazione residente in località urbane – si presenta in Belgio con un’intensità che non ha pari in nessun altro paese europeo, ed è tale da posizionare il regno ai primi posti nella classifica mondiale: il suo peso percentuale è salito sino a raggiungere alla metà degli anni novanta il 97 %, ai livelli di Singapore e Hong Kong. La società opera sul mercato con la vendita di Franco Semioli alla Fiorentina e con l’acquisto degli attaccanti genoani Gasparetto e Greco, del portiere frusinate Massimo Zappino (in scambio con Vincenzo Sicignano), del centrocampista del Mantova Bentivoglio, con il prestito di Ciaramitaro dal Palermo e con l’acquisto dal Catania dell’altra metà del cartellino di Cesar.
1944 – Si ricostituisce come Unione Sportiva Palermo. Intanto, nell’ultimo giorno di mercato, il Chievo cede Amauri al Palermo per 7 milioni di euro più il cartellino di Denis Godeas. Dall’urna del sorteggio di Nyon esce, come avversaria del Chievo, la formazione campione di Bulgaria del Levski Sofia, e i clivensi non riescono a superare questo ostacolo: all’andata vengono sconfitti per 2-0 e al ritorno, in un Bentegodi gremito, non riescono a recuperare il risultato, ottenendo solo un pareggio per 2-2, con doppietta di Amauri. Al termine del girone d’andata il Chievo si ritrova nella piena metà classifica al 10º posto, ma nel girone di ritorno un forte calo nella continuità dei risultati farà ottenere alla squadra di Maran solo 18 punti, comunque sufficienti a raggiungere una tranquilla salvezza al 14º posto. Il Chievo chiude l’annata con 43 punti conquistati frutto di 10 vittorie, 13 pareggi e 15 sconfitte, la nuova maglia della juventus e una salvezza conquistata a cinque giornate dal termine. Al termine di questa stagione si parla dunque della fine della «Favola Chievo». Nella stagione 2008-09 il Chievo torna nella massima serie, e Campedelli conferma Iachini sulla panchina gialloblù per un altro anno, dopo il campionato della stagione precedente.