Fu dopo quella campagna che il governo islandese puntò sullo sport ed in particolare il calcio per combattere il dilagante alcolismo e tabagismo che imperversava tra le fasce giovani della popolazione: si puntò alla costruzione di vari campi da calcio, in particolare indoor per ovviare il problema del clima inclemente al di fuori dei periodi estivi, si incoraggiò la pratica tra i giovani e si attuò ed organizzò dei corsi di formazione per allenatori e dirigenti. Nei primi decenni di attività, la nazionale di calcio islandese ha adottato quale simbolo la bandiera nazionale, applicandondola talora (con pochi orpelli) sul torso delle casacche da gioco. Al termine delle qualificazioni al campionato d’Europa del 1964, gli islandesi continuano comunque con altre partite ad alto rischio attraverso il torneo di qualificazione per i Giochi olimpici di Tokyo 1964. Nel settembre 1963, contro la nazionale olimpica del Regno Unito, l’Islanda fu sconfitta in casa per 6-0 all’andata, poi per 4-0 al ritorno: fu una grande delusioni dopo i progressi mostrati nel 1962 contro l’Irlanda.
Priva dei calciatori più esperti, ritiratisi, e dell’allenatore Karl Guðmundsson, sostituito da Reynir Karlsson, il 23 agosto 1967 l’Islanda subì la sua sconfitta più larga di sempre, perdendo per 14-2 a Copenaghen contro la Danimarca, che giocava la trecentesima partita. Tra gli otto giocatori KR che iniziarono la partita c’erano tre fratelli, Hörður, Bjarni e Gunnar Felixson, il che rappresenta un record per la nazionale islandese. Negli anni successivi, mentre avvenne la prima partecipazione di un club islandese alla Coppa dei Campioni (fu il KR di Karl Guðmundsson a farlo, nella Coppa dei Campioni 1964-1965), la selezione disputò solo partite amichevoli. Con sole due vittorie a referto dal 1965 (contro Bermuda e Norvegia) e nonostante un forte aumento del numero di partite giocate ogni anno, l’Islanda offrì una prestazione onorevole contro la Francia di Gaston Barreau, nella quale spiccava Pierre Mankowski. Nella UEFA Nations League 2022-2023 l’Islanda si piazza seconda nel girone di Lega B vinto da Israele, con 4 pareggi in 4 partite. Sovvertendo i pronostici, l’Islanda arrivò a giocarsi la qualificazione per il campionato del mondo 2014 nello spareggio contro la Croazia. Ero una donna in un mondo di uomini, ma nessuno sembrava farsene un problema. Il Master Sport si contraddistingue per la lunga tradizione e per il forte legame con il mondo dello sport, quest’ultimo dimostrato dai numerosi “partners” e “friends” del corso: federazioni, aziende, agenzie ed organizzazioni sportive che con entusiasmo collaborano, edizione dopo edizione, per la piena riuscita del progetto.
Per la terza settimana di fila, i gazawi sfidano Hamas con proteste pubbliche. 1987-88 – 1º in Terza Categoria del Comitato Provinciale di Imperia dopo la vittoria nello Spareggio contro l’Imperia (1-0 d.t.s). Nel girone F della fase finale i nordici rimangono imbattuti, pareggiando contro Portogallo e Ungheria e poi battendo l’Austria accedendo così agli ottavi al secondo posto dietro all’Ungheria e davanti al Portogallo (che si qualifica come migliore terza). Nella UEFA Nations League 2020-2021 l’Islanda subisce ben 6 sconfitte in 6 partite, piazzandosi ultima nel girone vinto agevolmente dal Belgio, segnando solo 3 gol e subendone 17 (peggiore difesa della competizione). Con l’eccezione del campionato d’Europa 1964 l’Islanda non partecipò ad altre qualificazioni ai tornei maggiori fino al 1974, anno a partire dal quale ha preso parte a tutte le successive eliminatorie, senza tuttavia successo per numerosi anni. Fu una partita da record anche perché allo stadio Laugardalsvöllur di Reykjavík accorsero 20.034 spettatori, mai così tanti per una partita in Islanda.
Il 10 agosto 1964 l’Islanda affrontò le Bermuda nella prima partita ufficiale della selezione nordamericana. Sarebbero trascorsi altri dieci anni prima che l’Islanda partecipasse nuovamente alle qualificazioni di un campionato europeo o mondiale. L’impianto originariamente era di modeste dimensioni, con una sola tribuna costruita nel 1958. Soltanto nel 1997 fu aggiunta un’altra tribuna opposta, prima della ristrutturazione complessiva avvenuta nel 2006 a seguito degli impegni del governo islandese di valorizzare il calcio, che ha portato l’impianto ad avere circa 9.800 posti a sedere, con una capienza massima di 15.000 calcolando anche quelli in piedi. La nazionale islandese disputa i propri incontri casalinghi nello stadio Laugardalsvöllur di Reykjavík, impianto casalingo anche del Fram, club della capitale. Ríkharður era anche il capocannoniere della sua squadra con 17 gol, record che sarebbe stato battuto solo nel 2007 da Eiður Guðjohnsen. Il 24 aprile 1996 Eiður Guðjohnsen debuttò in nazionale sostituendo il padre Arnór nel secondo tempo di un’amichevole tra Islanda ed Estonia, entrando nella storia del calcio dato che mai prima di allora un padre e un figlio avevano giocato entrambi in una partita internazionale. I primi quattro allenatori furono alla guida della Nazionale per una sola partita.
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