Maglie ufficali campionati di calcio serie a b c

Associazione Calcio Città di Lecco 2002-03 · Associazione Sportiva Messina 1993-94 · La domenica dopo, ancora in casa, un rigore di Maxi Lopez regala contro il Cesena la prima vittoria in campionato. I protagonisti non si contano sulle dita di una sola mano: Legrottaglie, leader difensivo e goleador con 5 reti, che compone con Spolli una coppia affidabile; Bellusci, che a dispetto dei pregiudizi si conquista spazio e fiducia; Marchese, consacratosi dopo anni pieni di dubbi sulle sue reali potenzialità; Lodi, capocannoniere d’annata, specialista in rigori e punizioni ed ormai affermato regista; Izco, valorizzato da Montella in più ruoli ed entrato nelle grazie del pubblico; Almiron, esperienza e classe da vendere; Barrientos, finalmente recuperato a pieno dall’infortunio, che mostra al calcio italiano il proprio genio; Gomez, sempre più in crescita e vera spina nel fianco dei terzini avversari; Bergessio, il quale pur non essendo molto prolifico non fa rimpiangere Maxi Lopez grazie all’abnegazione profusa sul terreno di gioco. La reazione catanese è veemente e si concretizza con la rimonta firmata da Spolli e Lanzafame. Poi, nello scontro diretto contro i biancocelesti all’»Olimpico», Izco illude i suoi, ma una sfortunata autorete di Legrottaglie e un rigore di Candreva propiziano la rimonta laziale.

Nello scontro diretto del “San Paolo”, davanti ad oltre 50.000 spettatori (5.000 dei quali di fede rossazzurra), Dzemaili e Cavani portano gli azzurri sul doppio vantaggio. Il calendario dà una mano, proponendo sette giorni più tardi al “Massimino” lo scontro diretto contro i meneghini. Tre giorni dopo, nel recupero di Cesena, arriva uno scialbo 0-0 che sembra spegnere i sogni europei, riaperti trionfalmente con un doppio 1-0 casalingo contro Fiorentina e Lazio (terza della classe) che manda in orbita i ragazzi di Montella, settimi a sei lunghezze dal 4° posto occupato da Udinese e Napoli. Quattro giorni più tardi giunge il primo successo dell’anno: al “Massimino” il Genoa è umiliato con un sonoro 4-0, nel quale spicca la doppietta di un ispiratissimo Barrientos. Al “Massimino” i viola passano in vantaggio con l’ex rosanero Migliaccio; in avvio di ripresa Legrottaglie sfrutta al meglio un’indecisione del portiere Neto e all’89° Lucas Castro sale in cielo e di testa firma la rete della vittoria. L’ultimo punto del campionato arriva alla penultima giornata, in casa della Roma, in una delle gare più belle dell’annata: Carrizo para un rigore a Totti, poi lo stesso numero 10 giallorosso porta in vantaggio i suoi, Lodi (su rigore) e Marchese ribaltano il risultato e, infine, ancora er pupone (irritato nel corso del match da un tunnel di Gomez) firma il 2-2 finale.

Nel 3-5-2 di Montella Giovannino Marchese ruba il posto a Capuano e, schierato come esterno sinistro di centrocampo, diventa un’arma temibilissima. Nazionale. L’Argentina colpisce nel finale. Convocato anche al campionato del mondo 2016 contribuisce alla vittoria della competizione che rappresenta il primo titolo mondiale per l’Argentina. È stata vietata l’introduzione di striscioni, di qualsiasi tipo e dimensione, senza autorizzazione; vietati totalmente fumogeni e petardi (con arresto per gli utilizzatori); introduzione di biglietti nominali; DASPO che può essere anche preventivo (cioè un soggetto potenzialmente pericoloso può essere sottoposto a Daspo a prescindere dal suo comportamento) e molte altre norme repressive. Durante queste prime ore di vita i pulcini devono essere lasciati nel loro ambiente dentro all’incubatrice (aumentando un pochino l’areazione e diminuendo appena la temperatura), per asciugare bene il piumino, riprendersi dal grande sforzo della nascita e assestare il proprio metabolismo; il cibo non gli manca, in quanto, ogni pulcino trae ancora energie e sostentamento grazie al nutrimento (lipidi) presente nel tuorlo dell’uovo. Dopo la tragedia di Superga nel 1949, che distrusse il Grande Torino, la nazionale risentì della perdita dei suoi giocatori chiave. Nel turno infrasettimanale di Udine, con tanta rabbia in corpo ancora da smaltire, la vittoria sfuma al minuto 92, per via della solita rete di Totò Di Natale.

Il cammino in coppa prosegue grazie al successo esterno, conquistato ai rigori contro Parma con la rete decisiva dal dischetto segnata da Marchese. I ragazzi di Maran, sospinti dalla presenza massiccia dei loro tifosi, partono a razzo, portandosi sul 2-0 dopo appena 19’ per via delle reti di Bergessio e Marchese. Lo show continua nella ripresa: prima viene convalidata la rete del juventino Vidal (che si rivelerà decisiva ai fini del risultato finale), propiziata da una posizione irregolare di Bendtner; poi viene espulso per doppia ammonizione (con troppa leggerezza) Marchese. È cambiato poi anche il gioco in sé e quindi i giocatori. La settimana che precede il derby del “Barbera” è assai piccante, con continui botta e risposta dalle opposte fazioni, e con il dirigente di Torre Annunziata nelle vesti di provocatore: “Il Derby è una partita particolare, che sfugge ad ogni pronostico, maglie juventus anche se giochiamo contro una corazzata. Contro i piemontesi Marchese, ormai titolare affermato, si mette in luce con una botta al volo su schema nato da calcio d’angolo che non ha nulla da invidiare al gol del «Loco» Vargas contro il Milan di qualche anno prima. “Nella passata stagione la scelta di Gasparin è stata presa in emergenza – precisa il presidente Nino Pulvirenti – quest’anno, invece, c’è stato il tempo per poter intervenire prima.

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